American dream

Molte persone dalla vita apparentemente tranquilla vivono piccoli drammi familiari. Non intendo cose grosse, mi riferisco a un dramma in particolare, quello del collezionismo forzato. Un esempio è una mia povera cugina che per aver detto per sbaglio una volta:” Che belle queste ranocchie”, si è ritrovata la casa piena di regali a forma di rana. La casa si è trasformata in un piccolo stagno. Povera.

Bene, io vivo ormai da tempo lo stesso dramma. Un dramma polveroso e kitsch. Parlo di tazze. Molte, troppe tazze intasano le mensole della mia stanzetta. Solo perché un lontano giorno piovoso, era mattina, dissi a mia madre:” Queste tazze che hai comprato mi piacciono un sacco!”. Scozia, Berlino, Barcellona, tutti i venditori di souvenir europei si sono arricchiti grazie ai miei parenti. Ultimamente mia zia è stata a New York e ho spolverato e fatto spazio sulla mensola per godere di una bella tazza “I heart NY”… e invece… incredibilmente… mia zia torna con una fantastica, calda, grande, patriottica sciarpa! Le lacrime di gioia hanno rigato il mio viso per una buona mezz’ora e mia zia è automaticamente salita al primo posto della classifica dei parenti più amati. Scusa zio Antonio.

Baci

2 pensieri riguardo “American dream

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